torna all'indice di CHOCOCLUB Professional
 
 

NOCCIOLO, L'ALBERO DELLE STREGHE

Il legame tra il nocciolo e le forze divine è ricorrente nella tradizione di molti paesi e in ogni epoca. L'albero e i suoi frutti rivestivano un ruolo importante nella simbologia dei popoli germanici e nordici antichi: rimandavano al concetto di fertilità ed erano spesso presenti nei riti matrimoniali. I Ceti dedicavano al nocciolo il mese lunare in cui maturavano i frutti, considerati simbolo di saggezza e di scienza; il seme dolce e compatto, racchiuso in un guscio, simboleggiava infatti la sapienza protetta della stoltezza. Sempre nella tradizione celtica, gli alberi venivano collegati a pratiche di magia ed erano impiegati dai druidi e dai poeti per i loro incantesimi, incidendo delle particolari lettere sul legno. Il nocciolo era inoltre presente nell'oroscopo celtico degli alberi, che abbinava le caratteristiche di questa pianta al carattere, pare, dei nati a fine marzo e fine settembre.
I rami di nocciolo erano considerati anche una difesa sicura contro tutto ciò che striscia per terra e, in particolare, i serpenti: ancora oggi i pastori d'Abruzzo li impiegano per i loro bastoni. Il legno di nocciolo veniva scelto per costruire speciali bastoni divinatori capaci di localizzare sorgenti d'acqua, minerali e metalli preziosi; era utilizzato da cercatori d'oro, streghe e stregoni, per le loro bacchette magiche. Solo un paio di secoli fa, pare che le streghe di otranto, in Puglia, andassero alla ricerca di tesori sepolti accompagnate da rametti di legno di nocciolo... Invece, nel Medioevo, l'albero divenne simbolo negativo, di lussuria e di commercio con le forze oscure: veniva usato per invocare il demonio, per stringere patti con le forze del male e serviva ai maghi per evocare persone scomparse e far parlare i morti.
Il nocciolo, nuovamente con connotati positivi, compare infine nelle fiabe: furono infatti i poteri di un alberello cresciuto sulla tomba della mamma di Cenerentola, ad aiutare la figlia: "Mentre il padre di Cenerentola cavalcava per un verde boschetto, un ramo di nocciolo lo sfiorò e gli fece cadere il cappello. Allora egli colse il rametto e se lo portò via. Giunto a casa, diede alle figliastre quel che avevano desiderato, e il ramo di nocciolo a Cenerentola. lei lo ringraziò, andò sulla tomba della madre, piantò il rametto e pianse tanto che le lacrime vi caddero sopra e l'annafiarono. Il ramo crebbe e divenne una bella pianta, Cenerentola ci andava tre volte al giorno, piangeva e pregava, e ogni volta si posava sulla pianta un uccellino bianco, che, se ella esprimeva un desiderio, le gettava quel che aveva desiderato".

 
Chococlub - c.so F.lli Bandiera, 11 - 12051 - Alba (CN) tel. 0173.365027 fax 0173.366604