Novello

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Regione: Piemonte
Provincia: Cuneo
Altitudine: 471 metri s.l.m.
Abitanti: 907
Patrono: San Michele Arcangelo, Santa Lucia


 
Descrizione
Anche Novello fa parte della Langa del Barolo: il colle sul quale sorge il paese è rivestito di vigneti perfetti, di campi, di noccioleti e di prati.
Il suo territorio digrada dolcemente a est, verso la Langa, e ad ovest verso il fiume Tanaro.
E' un paese di Langa, che si snoda secondo un disegno lineare sul profilo del suo colle; chi lo attraversa lungo la via principale, l'asse su cui si disposero nei secoli lontani gli edifici, non può non notare che questo è un paese che visse una sua storia importante, come sede del Marchesato dei Signori Del Carretto.
Da Visitare
La zona più antica dell'abitato, a forma di cuneo, ospita alcune case-forti, la Chiesa Parrocchiale, la Chiesa della Confraternita, il Castello e le testimonianze dell'architettura contadina, che nei secoli si affiancò agli edifici dei Signori. Il nucleo originario di "Novellum Albesium Pompeianorum" già esisteva nel I secolo d.C. e precisamente nell 'età dell'imperatore Domiziano(81 - 96 d.C.).
Fu fondato dai patrizi di Alba Pompeia che qui costruirono le loro ville per trascorrere i mesi estivi, attratti dal paesaggio e dal clima. Il castello, che si erge sulla parte più alta del paese, è una ricostruzione pseudomedievale (avvenuta nel secolo scorso) di un edificio fortificato di cui sono ancora visibili i bastioni.
La famiglia dei Del Carretto ne fu a lungo proprietaria, dilaniata spesso, a partire dal XIV secolo, da delitti, lutti ed assassinii per motivi di successione. La struttura peculiare dell'edificio riflette perfettamente il gusto del tempo che ne vide la nascita, le idee romantiche tese alla valorizzazione del passato di cui l'edificio era stato importante testimone.
Le torrette e la pesante merlatura della parte superiore formano un interessante contrasto con le pareti lineari la cui unica decorazione è costituita da finestre o porte-finestre con decorazioni a sesto acuto.
L'interno presenta la sala detta degli Arazzi che ospita un notevole camino tagliato in legno di noce ed un altro altrettanto pregevole camino in pietra di Lusema.
Meritano una visita la settecentesca Chiesa Parrocchiale dedicata a San Michele Arcangelo (opera di Francesco Gallo) e la Confraternita di San Giovanni Battista, adibita a sede di mostre e concerti.
I ruderi del Podio appartengono ai resti di un'Abbazia benedettina del secolo XIII, dipendente dall'Abbazia di Fruttuaria. Il Santuario della Porziuncola, detto della "Madonnina" è sorto su di un pilone eretto nel 1610 ed è dedicato a San Francesco d'Assisi ed alla Vergine, raffigurati in un affresco. Il paese vive soprattutto di viticoltura: la sua vocazione enologica ètestimoniata dalla presenza di quattro vini a denominazione di origine controllata: Barolo (DOCG), Barbera d'Alba, Dolcetto d'Alba e Nebbiolo d'Alba.
Piatti e Prodotti Tipici

Produzioni alimentari
tartufi, nocciole, pesche.

Produzione di vini
Il comune di Novello, come del resto quelli di Grinzane Cavour, Diano d'Alba, Roddi e Cherasco, rientra solo in minima parte nella denominazione Barolo e questo mi permette di parlare brevemente del vitigno nebbiolo, che proprio sulle colline delle Langhe raggiunge la sua espressione più completa e raffinata. Il nebbiolo è innanzitutto un vitigno esigente, che non ama le esposizioni meno felici e le quote altimetriche troppo elevate (superiori in genere ai 450 m s.l.m.) le quali sono da sempre destinate alla barbera, al dolcetto e, in tempi più recenti, allo chardonnay. Piuttosto vigoroso di natura, il nebbiolo non ama nemmeno una potatura troppo corta, ma allo stesso tempo, per esprimersi al meglio, come del resto tutti i vitigni nobili, ha bisogno di essere «guidato» e quindi, in altre parole, di produrre poca uva per ceppo. Di questo vitigno esistono poi tre diverse sottovarietà: il lampia, attualmente il più diffuso, il michet, dal grappolo piccolo e, secondo alcuni, di qualità superiore al lampia, e infine il rosé, che come il nome lascia intuire poco si presta alla produzione di grandi vini da invecchiamento e la cui coltivazione è oggi ormai marginale. Secondo i testi classici infine il nebbiolo è un vitigno a maturazione tardiva (quarta epoca), anche se è bene notare che negli ultimi anni, vuoi per l'andamento climatico vuoi per le rese molto più contenute, la maturazione è stata molto spesso più precoce che in passato.
Vedi anche i comuni di: Barolo, Castiglione Falletto, Cherasco, Diano d'Alba, Grinzane Cavour, La Morra, Monforte d'Alba, Roddi, Serralunga d'Alba, Verduno.

Piatti tipici
ravioli col plin, tajarin al tartufo, torte di nocciole, dolci alla marmellata di pesche.



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