Descrizione
Roddi è situato in splendida posizione su una dorsale a dominio della pianura verso Alba, a 285 mt. s.l.m. Borgo
medievale radiocentrico, ètipicamente arroccato attorno al Castello. Le sue origini sono antichissime. Il nome del paese
viene fatto derivare dal celtico "rand" o "rod" che significa "fiume": evidente il riferimento al vicino fiume Tanaro.
Durante il XV secolo Roddi subì molteplici infeudazioni: dai provenzali Bossavino, ai Falletti, ai Carafa, ai Pico della
Mirandola, ai Tizzone di Desana, ai Marchesi Della Chiesa. Nel 1836 il castello e l'area di Roddi vennero venduti da
Giuseppe Scarzello a Re Carlo Alberto e vent'anni dopo Vittorio Emanuele 11 li cedette al Regio Economato Generale
Apostolico.
Da Visitare
Nella raccolta piazza del Municipio si possono ammirare la bella facciata tardo-barocca della Parrocchia dell'Assunta, la
torre campanaria del XIII secolo e le poderose mura di sostegno. Una storia millenaria, ancora in parte da scoprire, che si
snoda attraverso i secoli lungo le strade che salgono circolari fino all'imponente Castello.
IL CASTELLO
La struttura attualmente visibile è il risultato di importanti lavori di ripristino che il Castello subì nel XV secolo per adattarlo alle esigenze difensive dei tempi.
I lavori consistettero nel sopraelevare di due piani l'edificio, rifacendosi ai coevi esempi di architettura fortificata locale. La
costruzione, condizionata dalla preesistente, si riassume in un nucleo centrale a tre piani terminante in un piano con caditoie
e difesa da una torre cilindrica sullo spigolo e da un'altra torre sul lato opposto, anch'essa cilindrica e con apparato a
sporgere. Fino alla fine degli anni '70 una parte di esso era utilizzata come sede della scuola materna. Successivamente fu
dichiarato inagibile e solo due delle sale erano a disposizione dei Roddesi. Dopo 15 anni di inutilizzo è stata ottenuta la
concessione per organizzare visite guidate. Le varie iniziative promosse nell'Ottobre '96 per valorizzare il paese di Roddi ed
il suo territorio sono state intraprese anche per poter effettuare in futuro alcuni restauri al castello stesso.
Il Castello di Roddi è visitabile per 180% dei suoi locali partendo dalle suggestive cucine poste al piano interrato. Splendidi
i caratteristici soffitti a cassettoni e due affreschi ancora ben conservati.
Piatti e Prodotti Tipici
Produzioni alimentari nocciole, bovini da carne.
Produzione di vini
La zona di produzione del Barolo si estende fino a pochissimi chilometri da Alba e proprio al confine, sul lato destro per chi sale verso Barolo, troviamo il comune di Roddi, la cui importanza
all'interno della denominazione è per la verità superiore soltanto a quella di Cherasco. Come vedremo più avanti nel caso di Verduno, anche la collina di Roddi presenta una netta distinzione tra
il lato rivolto verso il fiume Tanaro, dove prevalgono i prati e i noccioli, e il lato rivolto invece verso La Morra, che per i suoi terreni e per la sua esposizione è l'unico a potersi fregiare della
denominazione Barolo. Anche su questo versante comunque la vite non è così diffusa come in altri comuni del Barolo e a essere sinceri nel corso degli anni non si è mai segnalato né un cui né
un produttore di particolare rilievo, tanto che risulta praticamente impossibile, almeno per il sottoscritto, tentare anche una breve descrizione del Barolo di Roddi. Più importanti e di buona
qualità sono invece le produzioni di Barbera e di Dolcetto d'Alba.
Vedi anche i comuni di Barolo, Castiglione Falletto, Cherasco, Diano d'Alba, Grinzane Cavour, La Morra, Monforte d'Alba, Novello, Serralunga d'Alba e Verduno.
Piatti tipici Piatti tipici della cucina piemontese.
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