Serralunga d'Alba

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Regione: Piemonte
Provincia: Cuneo
Altitudine: 414 metri s.l.m.
Abitanti: 500
Patrono: San Sebastiano
Festa patronale: 3° domenica di agosto


 
Descrizione
Lorigine del paese è tradizionalmente fatta coincidere con la costruzione del castello. Dominio di Bonifacio Del Vasto, "Sera Longa" (così chiamata per la sua caratteristica forma di lingua di terra, stretta e lunga sulle colline) fu in seguito possesso dei Del Carretto e dei Marchesi di Saluzzo. Divenne successivamente feudo dei marchesi Falletti di Barolo, famiglia potentissima che possedeva nelle Langhe una ventina di feudi, e dei Baldi di Bra.
Da Visitare
Di estremo interesse è l'intero centro storico del paese che conserva le tipiche caratteristiche medievali. Il castello è uno dei più belli delle Langhe per l'autenticità della costruzione e per l'ottimo stato di conservazione, sia all'esterno che all'interno. Il luogo era già fortificato da una torre di avvistamento costruita sul crinale del colle per comunicare messaggi ad analoghe strutture.
Nel 1340 Serralunga passò in feudo a Pietrino Falletti, che fece abbattere la torre e costruire il castello, terminato dal figlio Gioffredo Il. Nel 1357 Gioffredo stesso fu investito del titolo di Marchese di Barolo nella sala situata a pian terreno. Il castello mantenne sempre le sue funzioni di fortezza, presentando una struttura simile a quella che in Francia si chiama "donjon": un'abitazione feudale non circondata da fortificazioni ma costituente essa stessa un elemento forte. La fortificazione presenta nella struttura tre torri asimmetriche: una quadrilatera, una tonda ed una terza pure tonda ma pensile.
Il castello era allineato con gli altri castelli di proprietà dei Falletti in modo da poter comunicare con un sistema di telegrafia ottica, ovvero con fiaccole di notte e drappi colorati di giorno. Esso fu espugnato una sola volta, nel 1616, da Don Pedro di Toledo, signore di Milano. Appartenne ai Signori di Barolo fino al 1864, anno in cui morì Giulia Colbert. Dal sito del castello si ammira uno splendido panorama che si estende dai vigneti sottostanti sino alle Alpi. La Chiesa dedicata a San Sebastiano martire, ricostruita nel 1630, conserva il quattrocentesco campanile cuspidato.
In località Fontanafredda sorge la casa di caccia del Re Vittorio Emanuele II. A questo luogo è legata la memoria della "Bela Rusin", bellissima popolana che del re divenne moglie morganatica. Nei pressi del villino della "Bela Rusin" esiste una sorgente di acqua sulfurea presso la quale fu edificato un santuario dedicato alla Madonna di Lourdes.
Piatti e Prodotti Tipici

Produzioni alimentari
tartufi, funghi.

Produzione di vini
Tra tutti i comuni che concorrono a formare l'ossatura e la fisionomia del Barolo (vedi Castiglione Falletto, La Morra, Monforte d'Alba e lo stesso comune di Barolo), Serralunga è senza dubbio quello che ha risposto con maggiore ritardo ai fermenti innovativi scatenati dalle nuove generazioni di vignaioli e ancora oggi, nonostante alcuni importanti segnali di risveglio, può essere considerato come il comune con i più ampi margini di sviluppo. Come ha scritto infatti Veronelli nella terza edizione di questo libro, Serralunga è davvero un interminabile susseguirsi di cru: Gallaretto, Cerreta, Pra di Po, Gabutti, Parafada, Lazzarito, Rivette, Marenca, Vigna Rionda, Ornato, Falletto, Boscareto, Cascina Francia sono nomi che fanno sognare tutti gli appassionati di questo vino e soprattutto coloro che vogliono dal Barolo quel vigore a cui oggi molti palati non sono più abituati. Se escludiamo infatti la zona di Fontanafredda, i cui terreni si avvicinano più a quelli di La Morra, per il resto, lungo tutto il crinale che sale verso Serralunga e fino a Roddino sono invece le formazioni di Lequio a dominare e a dare la loro impronta inconfondibile ai Barolo di Serralunga. Vini potenti, severi, dalla struttura tannica decisa e difficile da domare ma che nelle annate giuste e quando le rese sono sufficientemente contenute, riescono a raggiungere una profondità di sensazioni che solo pochi altri cm nella zona del Barolo riescono a esprimere. Paradossalmente questo comune, le cui vigne sono in grado di produrre vini rossi di simile carattere, è anche conosciuto per la sua produzione di moscato destinata quasi esclusivamente alla produzione di Asti.

Piatti tipici
agnolotti al plin.



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