LA
SOCIOLOGIA DEL CIOCCOLATO a
cura di Daniela Filippone - Dietista in Chieti
| Il
cioccolato sin dai primordi è stato sempre considerato un prodotto delle classi
ricche che ne facevano talora largo uso come nel caso di Montezuma, imperatore
e sommo sacerdote degli Atzechi, che, a detta dei cronisti spagnoli, riusciva
ad ingollare circa 40 tazze di cioccolato al giorno. Lo stesso dicasi di
Napoleone che ne faceva largo uso per ritemprarsi e di Voltaire
che arrivava ad assumerne fino a 12 tazze al giorno. L'alto costo del cacao
limitò il suo uso sino alla fine dell'800 quando, come abbiamo detto, gli olandesi
trovarono il modo di produrre il cacao in polvere. Nel corso del '900 l'uso
della cioccolata si è esteso a tutte le classi sociali del mondo occidentale ma
è rimasto pressocchè assente nei paesi produttori, quasi tutti poveri e sottosviluppati.In
base alla nostra indagine sociologica condotta con Nicola Previati (Università
di Venezia), possiamo stilare visione grafica del consumo
di cioccolato in Italia. | |