Via
libera oggi dal Consiglio dei Ministri alla direttiva
comunitaria che introduce la denominazione del ''Cioccolato
puro''. Potranno avvalersi di questo status soltanto
i prodotti che conterranno come ingrediente aggiuntivo
burro di cacao. Tutti quelli che utilizzeranno altri
grassi vegetali riporteranno la dizione ''Cioccolato''
sulla confezione di vendita.
Il decreto legislativo varato dal Governo recepisce
la direttiva comunitaria sui prodotti di cacao e cioccolato
destinati all'alimentazione umana e impone l'obbligo
di evidenziare in etichetta l'utilizzo di grassi vegetali
diversi dal burro di cacao.
In questo modo si mira a fornire ai consumatori una
informazione corretta e consapevole sugli ingredienti
usati nei prodotti che li contengono. Soddisfatta
Confartigianato Alimentazione che, insieme con Cna
Alimentare e Legambiente, da tempo si batte
per la promozione del cioccolato di qualità
e per il riconoscimento del diritto del cittadino
consumatore alla
corretta informazione. La decisione del Consiglio
dei Ministri di distinguere il "cioccolato"
comune (con grassi vegetali diversi dal burro di cacao)
da quello "puro", fa infatti ben sperare
anche in vista del futuro riconoscimento europeo di
STG (specialità tradizionale garantita) per
il cioccolato italiano di produzione artigianale.
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