INTERVISTA A PAOLA CABALA - PASTICCERIA GRANDAZZI " L'OFFICINA
DEL CIOCCOLATO" |
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D.
LEI DOVE HA IMPARATO? CHI LE HA TRASMESSO LA PASSIONE PER QUESTO
LAVORO? |
R.
Da giovane ho frequentato il liceo linguistico. L'amore e la passione
per questo lavoro mi sono nati poco per volta, crescendo in una
famiglia che faceva questo di attività. Ho imparato il
lavoro vivendolo. Oggi, quando posso, amo partecipare a corsi
di aggiornamento. Lo studio delle lingue mi è stato utile
perché stiamo aprendo nuovi contatti con l'estero. Infatti
negli ultimi anni abbiamo anche deciso di uscire dal laboratorio:
oltre alla partecipazione a fiere e eventi in Italia e all'estero,
abbiamo costruito un sito internet, in cui io personalmente credo
molto. Lo scopo è quello di farci vedere dal mondo. E ho
così capito che la gente apprezza i nostri prodotti, il
packaging e la creatività.
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D.
COS'E' PER LEI IL CIOCCOLATO? |
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R.
Il cioccolato, a differenza di altri prodotti dolciari, offre
la possibilità di uscire per venderlo, non come, ad esempio,
i pasticcini che impongono la vendita all'interno del laboratorio.
Vedere il cioccolato è vedere la versatilità della
materia prima che, se si ha creatività, permette di fare
molte cose.
E' inoltre un prodotto conservabile in vetrina, a differenza di
altri. Offre l'occasione di esporre la propria capacità
e di tenerla lì, sotto gli occhi di tutti. Una mega torta
di panna, super elaborata e decorata, non permetterebbe di fare
ciò, poiché resisterebbe solo qualche giorno.
Il cioccolato, essendo un prodotto dalla lavorazione stagionale,
permette inoltre di pianificare la propria vita lavorativa e di
lavorare sodo senza sacrificare gli affetti e la famiglia.
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D.
CHI LAVORA CON LEI?
Io,
mia sorella Cristiana ed Elisa. Anche mia mamma a volte
ci dà una mano.
D.
PARLIAMO DEL NOME: L'OFFICINA DEL CIOCCOLATO
Il nome è nato per caso,
in fiera. Di solito esponevamo alle fiere i pannelli con
gli attrezzi di cioccolato. Una volta una signora, passando
davanti a noi, ha esclamato ad un'amica: "Vieni a vedere
l'officina del cioccolato!". Quelle parole mi sono
piaciute e da lì è nato il nome attuale. E'
un nome che racchiude in sé tutto quello che è
il nostro lavoro, un lavoro che si fa e si disfa, in cui
è visibile la manualità che porta al prodotto
finito.
D.
IL TERMINE "OFFICINA" E' QUINDI LEGATO AL FATTO
CHE PRODUCETE GLI ATTREZZI?
R. Ovviamente sì.
Anni fa su Pasticceria Internazionale ho visto la pubblicità
degli stampi per realizzare gli attrezzi e mi sono subito
piaciuti. Anche perché adoro l'antiquariato e l'usato:
sono una mia passione (insieme al cioccolato, ovviamente!).
Allora ho pensato: "Perché non unire queste
due mie passioni?". Ne ho parlato con mia sorella che,
stupita, mi ha risposto: "Ma chi vuoi che li compri?".
E invece
Allora per qualche tempo ho accantonato
il progetto. Poi, però, quando mia sorella è
andata a vivere a Brescia ed io sono rimasta sola con mio
padre, ho rivisto nuovamente la pubblicità degli
stampi su Pasticceria Internazionale: questa volta ho deciso
di comprarli! Poi ho iniziato ad acquistare il silicone
e a realizzare io stessa gli stampi per gli attrezzi: mi
diletto così a realizzare stampi facili, come quelli
dei formaggi, dei tubetti dei colori, dei pennelli
Il mio lavoro è anche la mia passione, è una
parte di me
Per cui quando vado in giro, soprattutto
ai mercatini dell'usato e dell'antiquariato, e vedo attrezzi
in ferro, subito penso: "Chissà se riesco a
creare uno stampo per realizzare questo attrezzo?".
Quando vedo queste cose, io me le immagino già di
cioccolato!
Inoltre, quando vado in vacanza all'estero amo molto vedere
le vetrine dei pasticceri e cioccolatieri locali. Potrebbero
contenere utili spunti e suggerimenti!
D.
PARLIAMO ADESSO DI UN VOSTRO PRODOTTO MOLTO IMPORTANTE:
LE PIODE
R. Nell'Ossola le piode
sono lastre di pietra piatte, di varia grandezza, usate
per fare muretti, tetti, sentieri
Un giorno stavo lavorando in laboratorio ad una ricetta
quando, avendo un pezzo di cioccolata tra le mani, ho detto
a mia sorella: "Sembra una pioda!". Siccome era
troppo grande, l'ho tagliata grossolanamente a mano con
il coltello, ottenendo così tanti piccoli pezzi che
ricordavano le piode. Ora le produciamo con tre tipi diversi
di cioccolato (al latte, fondente e bianco), con nocciole
del Piemonte e con miele nostrano, dell'Ossola.
E' un prodotto importante non solo per la nostra pasticceria,
ma caratterizzante l'intero territorio dell'Ossola.
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Chococlub
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