Cioccolato: sostanza energetica, euforizzante
oppure una vera droga?


Tesi di Laurea (riassunto)


Maria Laura Cucchi
Docente di Farmacologia e Farmacognosia III

Facoltà di Farmacia - Università di Pavia

Il cioccolato è un alimento interessante per numerose ragioni: le origini storiche e l'alone mistico, le proprietà nutrienti ed il potenziale edonistico hanno contribuito a farne un componente dietetico assai affascinante e discusso.
La bevanda che Cristoforo Colombo e più tardi Hernando Cortez conobbero in America Latina era qualcosa di completamente diverso da quello che noi ora chiamiamo "cioccolata". Xocoatl era costituita da un succo denso e amaro ottenuto dai semi di cacao arrostiti e frantumati con cilindri di pietra, diluiti con acqua e aromatizzati poi con pepe e peperoncino polverizzati. Il tutto era bollito e frullato energicamente per farlo "spumeggiare".
Colombo non mostrò entusiasmo per tale specialità.
Cortez, al contrario ne intuì le proprietà energetiche al punto da scrivere all'imperatore Carlo V : "una tazza di questa preziosa bevanda consente ad un uomo dì sopportare un'intera giornata dì marcia, senza prendere altri cibi".
Un "doping" davvero eccezionale!

Anche l'odierno cioccolato è altamente calorico: 500 kcal/100gr o più a seconda degli ingredienti aggiunti; tante davvero, ma pericolose solo per la linea e non per la salute. Infatti i nutrienti essenziali, zuccheri, lipidi e proteine, sono presenti ed in buon equilibrio. Il bassissimo livello di colesterolo (1mg/100 gr) e i lipidi di origine vegetale [rappresentati soprattutto da acido stearico, palmitico ed oleico, presenti nel "burro di cacao"] non sono temibili; anzi, insieme ai flavonoidi, importanti antiossidanti, esplicherebbero benefici effetti ipo-colesterolemici a livello dell'apparato cardio-vascolare.

Comunque confezionato, il cioccolato è molto gradito e desiderato a tutte le latitudini. Grazie alle sue caratteristiche sensoriali è in grado di sviluppare un profumo ed un gusto unici, tanto da far provare una sensazione di piacere che gli estimatori definiscono "insuperabile ed indimenticabile".

La valutazione dei consumi "pro capite" di cioccolato ha indicato un interessante quadro di distribuzione, che solo minimamente si accorda con i dati relativi all'incidenza di sovrappeso ed obesità. In Svizzera si registra il consumo più elevato (circa 9.9 Kg/anno); seguono la Norvegia (7,9 Kg/anno), Svezia e Danimarca. Al contrario, in Stati Uniti e Finlandia, paesi noti per l'elevata incidenza di casi di obesità, di patologie coronariche e di complicanze aterosclerotiche precoci, il consumo sarebbe nettamente inferiore (rispettivamente 4,6 e 3,5 Kg/anno). Nei paesi orientali, solo il Giappone fa registrare dati significativi con un consumo pari a 1,7 Kg/anno.

Sono stati considerati anche i momenti della giornata in cui sono consumati sia il cioccolato come tale che dolci e preparazioni di vario tipo in cui esso compare come ingrediente importante:
34% durante i pranzi principali,
44% nel primo pomeriggio
ed il 22% tra le ore 20 e le 22.
La stagione dell'anno con i consumi più elevati è naturalmente l'inverno.

Assaporare un pezzetto di cioccolato rappresenta un momento di sublime piacere che raggiunge la massima intensità quando inizia a sciogliersi in bocca, sia nella forma amara che in quella dolce. Il cioccolato dunque piace, è innegabile. Il fatto che piaccia nelle diverse preparazioni alimentari in cui viene elaborato e a tutte le latitudini fa ipotizzare l'esistenza di basi biologiche che giustifichino il suo ruolo nella società moderna.
Il cioccolato contiene importanti sostanze psicoattive: accanto alle più conosciute teobromina e caffeina ( che sono eccitanti e stimolanti del respiro e dell'attività cardiaca), troviamo serotonina, feniletilamina (con proprietà amfetamino-simili). fenilalanina e tirosina (precursori di dopamina e noradrenalina, importanti mediatori del sistema nervoso centrale).
La presenza di tali sostanze potrebbe spiegare l'efficacia del cioccolato nel contrastare stati di ansietà e di depressione e nell'indurre sensazioni di piacere, benessere fisico e psichico ed una aumentata capacità lavorativa.

Recenti ricerche hanno individuato anche la presenza di una sostanza cannabinoide-simile, l'anandamide (ananda = felicità, in lingua sanscrita). Poiché i cannabinoidi, presenti nell'hashish e nella marijuana, sono noti per stimolare le percezioni sensoriali e indurre euforia, elevati livelli cerebrali di anandamide potrebbero spiegare una maggiore sensibilità alle caratteristiche organolettiche del cioccolato e/o cooperare con le altre molecole psicoattive presenti nell' induzione dello stato di benessere.

In alcuni casi, il cioccolato induce una vera e propria dipendenza: il desiderio per la "tavoletta" diventa incoercibile (craving) e la ricerca può diventare frenetica, come accade a chi è dipendente dalle sigarette. Il "cioccodipendente" (chocoholic) è un individuo ormai privo di autocontrollo: quando ha iniziato una tavoletta o una scatola di cioccolatini deve per forza 'finirla'.

Attenzione: il cioccolato non piace solo all'uomo, ma anche agli animali.
Dati molto recenti hanno evidenziato che il cioccolato è in grado di sopprimere la preferenza per l'alcool in linee di ratti geneticamente selezionate a tale scopo, suggerendo l'esistenza di interazioni tra i sistemi neuro-recettoriali che sottendono al piacere per l'alcool (come il GABA, la dopamina e il glutammato) e per il cioccolato.

Dobbiamo dunque preoccuparci dei possibili rischi di qualche cioccolatino?
No, sicuramente! Dobbiamo, invece, dar credito al parere del celebre fisiologo Paolo Mantegazza, titolare di Cattedra a Pavia e a Firenze e autore di numerose opere scientifiche, che così scrive sul finire del 1800 in 'Elementi d'igiene': "il cacao merita sicuramente il nome pomposo di Teobroma (cibo degli dei), che ebbe dai botanici. E' cibo e bevanda, è conforto al ventricolo e sferza il cervello: eccita l'intelligenza e nutre riccamente. Conviene ai vecchi ed ai giovani, ai deboli ed alle persone prostrate da lunghe malattie a da abusi della vita. Per chi lavora, il cacao offre un eccellente cibo mattutino."

 

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