1. “Quale sia il sesso dell’imputato ? ” |
2. “Vi è un concorso esterno o un favoreggiamento…
al membro virile?” |
3. “Induce a rapporti impropri ?” |
“Quale sia il sesso dell’imputato ? ”
La prima domanda che ci siamo posti è: “L’imputato sessuologicamente
è monomorfo o dimorfo ?”
Per comprendere dobbiamo ricordare che il lemma “sesso” (che
ha anche due arcaiche varianti: “sexo “e “sexu”, documentate
in testi del Quattrocento) ,dal lat. “sexus”, considerato di
"origine incerta" dagli etimologi, deriverebbe secondo alcuni
, dal verbo “ secare “ = tagliare e << sul
piano semantico , rispecchia il “ taglio “ risoluto delle specie
animali nelle due categorie maschili e femminili >> (G.Devoto).
Dunque una primordiale differenziazione avrebbe determinato
il taglio (non sempre..) netto fra maschi e femmine.( )
Anche se in natura vi sono esseri che si trasformano fisiologicamente
da un sesso all’altro come l’orata che nasce maschio
e dopo il terzo anno di vita si trasforma in femmina ,
dobbiamo riferire che l’imputato non è mai stato “tagliato”.
Almeno in questo senso. Infatti i nostri riscontri sono stati
concordi e inequivocabili: la temuta “ambiguità” morfologica
può considerarsi provata ! Infatti si è
più volte presentato , platealmente nudo, (e così
anche oggi lo potete vedere sul banco degli accusati)
sotto le specie … ora del solido ora del liquido. C’è
poi da rilevare un fatto indiziante potenzialmente grave
circa la temperatura in cui è trasmutato dal solido
al liquido. Esattamente a quella corporea endorale: 37
°C ! E’ dunque elemento alchemico metamorfico , vera espressione
di ermafroditismo gastronomico. Ma anche all’anagrafe
se ne sono accorti. E’ registrato talvolta di genere
maschile , talaltra femminile (cioccolato / cioccolata) . Mai
neutro!
- Conclusione per il I capo d’accusa:
<< L’imputato è certo anfigeno ( ) (come
gli eroi omerici di bronzo vestiti) , Ma ciò lascerà
… a bocca amara il PM perché notoriamente oggi
la fattispecie non costituisce reato. >>
“Vi è un concorso
esterno o un favoreggiamento… al membro virile?”
Dobbiamo precisare subito che se il favoreggiamento esistesse
di fatto si “consumerebbe” quotidianamente ! Ma qui si
tratta di ben altro. Come dice Levi Strauss “Non si mangia
ciò che è buono da mangiare ma ciò che
è buono da pensare” . E’ noto sin dall’antichità
: “ Il cibo indebolisce le ragioni dell'etica e conduce alla
sessualità !” Alla domanda se ci siano erbe, cibi,
rimedi, bevande capaci di riaccendere la fiamma di una sessualità
assopita rinviamo ad una nota in calce.
Ma ricordiamo che:
- Il gusto è elemento importante dell’eros
ed è acquisito dopo che l’augusto Marcello Malpighi
(1628-1694) descrisse le papille gustative linguali. Ce
lo conferma oggi il lavoro di Scipione Ferrero. Il senso del
gusto è in grado di identificare solo quattro sapori
fondamentali: il dolce, il salato, l'acido e l'amaro, a ciascuno
dei quali corrisponde una specializzazione delle diverse papille
gustative. Grazie, tuttavia, all'integrazione cerebrale di stimoli
e informazioni di natura diversa, gli esseri umani sono in grado
di distinguere una gamma di sapori molto più vasta e
complessa dei quattro gusti fondamentali. Circa 10.000
papille gustative presenti nell'uomo sono distribuite in modo
irregolare sulla superficie della lingua, creando chiazze, sensibili
a classi specifiche di sostanze, che forniscono le sensazioni
gustative. Di solito il dolce e il salato vengono percepiti
in punta, l'acido ai bordi e l'amaro alla base della lingua.
L’imputato conduce il maschio a una regressione
infantile (piacere orale) ma lo fa anche con il suo colore ,
con il suo aroma per la vista, l'olfatto e per l'udito
?
- Colore è quello della trasgressione:
lo scuro come la terra con cui ci sporcavamo da bambini. Lo
sporco da cui siamo sempre stati allontanati . Simbolo della
disubbidienza. Esattamente come la terra, anche il cioccolato
macchia : lascia il suo tatuaggio sulla pelle, sulle labbra.
Chi può negare l’attrattiva sessuale di una pelle abbronzata?
E non a caso si dice “ hai la pelle color cioccolato ! ”
- Olfatto. C’è persino un profumo all’aroma di cioccolato:
“Angel”
- Udito . Persino il nome del cacao è evocativo
di un freudiano erotismo primigenio . Non a caso Theobrotion,
che in greco ha lo stesso significato di Cacahuatl, è
classificata nella famiglia delle Sterculiacee, con irriverente
riferimento chiaramente scatologico forse dovuto alle prime
sillabe del nome. Il De Amicis ne "La carrozza di tutti" narra
di un pestifero ragazzino affidatogli per un percorso
sul tram a cavalli, che, in vena di trasgressione, si divertiva
a sillabare a voce alta un cartellone pubblicitario del “Ca-ca-o
Talmone”, facendo inorridire le involontarie ascoltatrici
compagne di viaggio e costringendo ad arrossire d'imbarazzo
il buon Edmondo dai Languori. Scartare un cioccolatino poi è
come togliere gli abiti a una donna : gli stessi fruscii… ne
può uscire una trasparente venere del Botticelli o una
carnosa dama di P.P. Rubens.
Insomma si può , al più , affacciare l’ipotesi
di una simulazione di preliminari, ma non certo di reato!
Però c’è una prova “a contrariis”
che sia favorente per la lussuria. L’impiego del cacao viene
proscritto per gli affetti da prostatite e per chi soffre
di uretrite ex libidine (Current Therapy 1998). Per chi
ha abusato è meglio astenersi o adotti le dovute
misure, ma non cautelari !
Ma tutto ciò è poi male ? Considerato
che nel 900 Priapo ha avuto i suoi grattacapi e ( per citare
come sempre gli altri) atteso che 50 milioni di cinesi
sono impotenti, anche ammesso che sia favorente, quella
del cioccolato deve proprio considerarsi oggi una missione
umanitaria. Con l’aggiunta culturale di un concomitante
incremento all’alfabetizzazione , ancorché erotica.
Infatti si può raccogliere il florilegio di una antologia
dei cartigli dei cioccolatini che hanno scandito generazioni.
Questi sono diventati simboli degli innamorati, icona medio
borghese di sentimenti piccoli e grandi. Frasi appassionate
e d'amore, proverbi, aforismi, riflessioni, gigantesche banalità
a buon mercato e pensieri profondi , da Catullo a Kant, da Doris
Lessing a Prevert, da Ovidio a Dante, da Wagner a Proust, da
De Amicis a Shakespeare, da Goethe a Leopardi, da Melville a
Schiller ,Byron, Dossi, Wilde, Cicerone, Puccini, Cervantes,
Marivaux, Swinburn, Stendhal, Properzio e Mantegazza .
- Conclusione per il II capo d’accusa: <<
Nonostante quanto vada affermando la pubblica accusa, ci troviamo
dinanzi ad un imputato di buone maniere ma soprattutto
di buon gusto ! >>
“Induce a rapporti impropri ?”
Questo sì che è un capo d’imputazione presidenziale!
Con l’aggravante d’essere il misfatto consumato nella
stanza orale ! Nessuno ha però pensato che anche
questo potrebbe favorire la popolazione del pianeta ?
Se il comportamento fosse semplicemente una reminiscenza filogenetica
del modo di agire dei pesci ? Si cita a tale proposito
un grazioso pesce d'acqua dolce, un ciclide che si chiama
Tilapia mossambica: depone le uova sul fondo di un lago. Subito
dopo la femmina spazzola a muso radente tutta la superficie
occupata dalle uova e se le prende in bocca. Sembra proprio
che se le voglia mangiare. Ma è una falsa impressione.
In realtà da quel momento la sua bocca si trasforma in
un'originalissima camera d'incubazione. Ancora più
originale il modo in cui avviene la fecondazione nell'Haplochromis
burtoni, un altro ciclide. Il maschio porta sulla pinna
anale tre grosse macchie che sembrano il ritratto delle uova
della specie. Gli si avvicina una femmina, tutta intenta a prendersi
in bocca le uova che ha appena deposte. Vede le tre macchie
della pinna maschile, le scambia per uova vere e apre la bocca
per raccoglierle. Il maschio, in un lampo, ne approfitta per
farle una buona innaffiata di sperma nella bocca spalancata.
In questo modo feconda il carico di uova che la femmina ha nella
cavità orale. Solo quando lo sviluppo dei piccoli è
terminato, la madre apre la bocca e li lascia liberi nell'acqua.
Insomma è una forma di oralità sessuale … un po’
ittica !
E’ anche vero che a Londra al Camden Market c’è
una bottega che vende cioccolato e a proposito delle creme
le commesse spiegano: “ Questa non contiene liquore. Serve per
guarnire dei dolci delicati ma soprattutto è perfetta
perché si può spalmare ... sulle parti intime
senza sentire bruciore”
- Conclusione per il III capo d’accusa:
<< Non favorisce i rapporti impropri … ma se s’ha proprio
da fare, il risultato è certo più dolce
!>>
Non siamo stati interpellati sulla relazione
fra onanismo e cioccolato e quindi, almeno su questo, ci asteniamo
Ma per terminare Vi parlerò brevemente
di chi ha altri problemi che non la ricerca del piacere . Di
chi soffre.
Dalla teoria al vissuto, al biografico : ricorderò
mia nonna.
Al termine dei Suoi giorni Le chiesi. “Nonna che
cosa vuoi ?” “Un gelato” rispose e
poi (con voce sempre più bassa ) aggiunse “al cioccolato
!” Questo è il mio ricordo. “ E il
naufragar m’è dolce in questo mare. ”