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sera ci fermiamo all'hotel Los Cahobas di San Francisco de Macoris, una sorta
di "cattedrale nel deserto". Costruito alcuni anni fa per la squadra
nazionale di baseball americano ed ora che la squadra non si allena più
qui
è diventato un hotel per turisti. Piscina, campi da tennis,
basket e
casinò! Un tuffo rinfrescante in piscina e poi una cena
a base di cacao. I nostri amici ci hanno organizzato una cena con un complesso
che suona musica dal vivo. Ovviamente "bisogna" ballare, non ci si
può esimere. Io in Italia non ballo mai però qui
sembra
tutto magico. La musica ti chiama. Ma
non è merengue, né
bachata né salsa. Cos'è? Chiedo a Yissel. E' una musica locale
molto tipica che in Europa non è ancora arrivata; si chiama "perico
ripiao", è una sorta di merengue super accelerato. Ci cimentiamo
ma è massacrante! Bellissima ma massacrante! A metà della
cena una sorpresa: Yissel, Carol e Marcello, a nome di Rizek Corportion chiamano
tutti sul palco per attribuire il certificato di proprietà della pianta
di cacao piantata il pomeriggio. Io mi accodo e, in rappresentanza di Chococlub
ed a nome di Neyda Garcia dell'Ufficio del Turismo Dominicano consegno a tutti
un attesto di partecipazione al viaggio El Sendero del Cacao. Anche a Javier,
un giornalista dominicano che ci ha accompagnato tutto il tempo e che ci ha descritto
ed insegnato un mare di cose permettendoci di non perdere di vista nulla. Tra
un piatto, un ballo ed una cerveza
la serata finisce ma è solo mezzanotte!
Non possiamo finire così, la musica ci ha carica di una tale energia
che non è possibile dormire e allora con Sergio e Paolo decidiamo di fare
un puntatine al Casinò. Entriamo però con un fine nobile: "sbancare
il casinò per poter racimolare un gruzzolo da portare ai bimbi che troveremo
il giorno dopo". Utopistico? Niente affatto. Con un pizzico di fortuna
e un po di strategia riusciamo ad accumulare 2.000 peso e siamo felici. Alle 3.00
ci sera l'ora di ritirarci perché dopo 4 ore c'è la partenza per
le altre piantagioni.
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